mercoledì 10 ottobre 2012

VITICCINI AUTUNNALI - Spiranthes spiralis

Fot. Lugagnano (presso il cementificio)
Spiranthes spiralis Koch
Fam. Orchidaceae

DESCRIZIONE
È una pianta perenne alta da 6 a 30 cm. Sul fusto sono presenti alcune foglie riunite in una rosetta basale di forma lineare-lanceolata o ovata, le superiori sono brattiformi. I fiori,  piccoli e di colore bianco-verdastro, profumati, sono riuniti in un lungo racemo spiralato . I sepali laterali sono divergenti, quello centrale e i petali sono conniventi con il labello e formano un tubo, bianco con base verdastra. Il bordo del labello è ondulato.
Fiorisce in settembre, ottobre. E’ l’unica orchidea italiana che fiorisce in autunno.

HABITAT
Presente in tutta Italia è rara nel Settentrione.
Vive in terreni calcarei e prati intrisi di acqua temporaneamente ristagnante

DISTRIBUZIONE PROVINCIALE
Specie rara nella provincia di Piacenza. Le uniche stazioni sono state rilevate in Val d’Arda e in val Trebbia.

NOTE
Il nome (sia generico Spiranthes che specifico spiralis) deriva dalla forma dell'infiorescenza. Infatti deriva dal greco”speira” = spira e ”anthos” = fiore
Spiranthes spiralis  è l'ultima orchidea della stagione,


GODIERA - Godyera repens

Fot. pineta Coli – luglio 1990
Goodyera repens R. Br
Fam. Orchidaceae
DESCRIZIONE
La Godiera (nome scientifico Goodyera repens) è una piccola pianta erbacea perenne dai delicati fiori bianchi, alta normalmente da 5 a 30 cm. Il fusto è gracile, pubescente. Le foglie basali  (da 4 a 7) sono
disposte a rosetta, ovali con apice appuntito .L’infiorescenza è più o meno spiralata o unilaterale.
I fiori sono piccoli, bianchi, odorosi, ricoperti esternamete da peli ghiandolosi. I sepali laterali sono aperti, il mediano è connivente a casco. Il labello ha la parte anteriore (ipochilo)triangolare, rivolta vero il basso. Manca di sperone.
Fiorisce da metà giugno a Luglio.

HABITAT
Vive nei boschi di conifere (Pino nero e Pino silvestre).
E’presente nell’Italia settentrionale e centrale.

DISTRIBUZIONE PROVINCIALE
Le non comuni stazioni della specie si trovano nei boschi di conifere ad impianto artificiale ( Pino nero- Pinus nigra), tra i 1000 e i 1300 m s.l.m..

NOTE
Il nome generico (Goodyera) è stato creato dal botanico scozzese Robert Brown (1773 – 1858) in onore di un altro botanico: John Goodyer (1592-1664), un naturalista inglese considerato un precursore della botanica moderna.
Il termine specifico (repens) significa “strisciante” e fa riferimento al tipo di portamento della pianta.

CORALLORIZA - Corallorhiza trifida

Fot. boschi del m. Nero – giugno 1992
Corallorhiza trifida Chàtelain
Fam. Orchidaceae

DESCRIZIONE
Ha un rizoma ramificato simile a dei rami di corallo intricati.
Il fusto è alto 10-15 cm, privo di foglie, di colore tendente al giallo-brunastro, avvolto alla base da 1-2 squame guainanti.
Infiorescenza lassa con pochi fiori piccoli, inclinati o penduli.
Sepali giallo-verdastri lineari-lanceolati, i laterali aperti, il mediano connivente con i petali, il labello linguiforme, ottuso, più breve dei sepali, bianco spesso con macchie basali rosse.
Fiorisce da giugno a luglio
HABITAT
E’ presente ni boschi alpini e dell’Appennino settentrionale
Vegeta nei boschi montani su terreni ricchi di humus, da acidi a basici (faggete, peccete, abetaie), da 1000 fin oltre 2100 m di quota, localizzata, ma spesso in popolazioni numerose.
DISTRIBUZIONE PROVINCIALE
In provincia si trova nelle faggete dell’alto Appennino ad oltre 1200 m s.l.m.
NOTE
Il nome generico (Corallorhiza) deriva da due parole greche: “korallion” (=corallo) e ”rhiza” (=radici) e fa riferimento alle radici simili appunto ad un corallo. Il nome specifico (trifida) deriva dalla particolare forma dei suoi fiori. La pianta è fondamentalmente saprofita, la parte verde è concentrata soprattutto attorno agli organi riproduttori (ovario) per nutrire i semi fino alla maturazione.