Fot. boschi del m. Nero – giugno 1992
Corallorhiza trifida Chàtelain
Fam. Orchidaceae
DESCRIZIONE
Ha un rizoma ramificato simile a dei rami di corallo intricati.
Il fusto è alto 10-15 cm, privo di foglie, di colore tendente al giallo-brunastro, avvolto alla base da 1-2 squame guainanti.
Infiorescenza lassa con pochi fiori piccoli, inclinati o penduli.
Sepali giallo-verdastri lineari-lanceolati, i laterali aperti, il mediano connivente con i petali, il labello linguiforme, ottuso, più breve dei sepali, bianco spesso con macchie basali rosse.
Fiorisce da giugno a luglio
HABITAT
E’ presente ni boschi alpini e dell’Appennino settentrionale
Vegeta nei boschi montani su terreni ricchi di humus, da acidi a basici (faggete, peccete, abetaie), da 1000 fin oltre 2100 m di quota, localizzata, ma spesso in popolazioni numerose.
DISTRIBUZIONE PROVINCIALE
In provincia si trova nelle faggete dell’alto Appennino ad oltre 1200 m s.l.m.
NOTE
Il nome generico (Corallorhiza) deriva da due parole greche: “korallion” (=corallo) e ”rhiza” (=radici) e fa riferimento alle radici simili appunto ad un corallo. Il nome specifico (trifida) deriva dalla particolare forma dei suoi fiori. La pianta è fondamentalmente saprofita, la parte verde è concentrata soprattutto attorno agli organi riproduttori (ovario) per nutrire i semi fino alla maturazione.
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