mercoledì 28 novembre 2012

OFRIDE FIOR DI ALPI - Ophrys apifera


Fot. Rivalta – maggio 1991
Fot. Rivalta – maggio 1991
Ophrys apifera Hudson
Fam. Orchidaceae
DESCRIZIONE
Il fusto fiorito raggiunge l’altezza di 20-60 cm. Le foglie basali sono oblunghe-lanceolate, mentre le foglie caulinari sono abbraccianti. L’infiorescenza è lassa con 4-10 fiori. I sepali sono lunghi e variano dal rosa-brillante al bianco con una nervatura centrale verdastra, mentre i petali sono molto piccoli, vellutati e un po’ triangolari. Il labello trilobato, differisce dalle altre Ophrys per la forma arrotondata; è vellutato con due pronunciate gibbosità villose sui lobi laterali; il lobo mediano, è di colore bruno, con margine giallastro e appendice triangolare; presenta un disegno variabile, che ricorda l'addome di un insetto, con un’area basale brunastra, lucida, contornata da macchie dal giallo-verde al violaceo.
È l'unica specie del genere Ophrys che pratica preferenzialmente l'autoimpollinazione: subito dopo la fioritura i pollinii si curvano in avanti favorendo la deposizione del polline sullo stigma sottostante.
Fiorisce da metà aprile a metà luglio
HABITAT
Cresce in praterie, garighe, macchie e boschi luminosi, fino ad una altitudine di 1200-1400 m.
Predilige i suoli calcarei e le esposizioni in piena luce o penombra.
DISTRIBUZIONE PROVINCIALE
In provincia cresce dalle prime colline fino a 1300 m s.l.m.
Piuttosto rara, la sua dffusione è sporadica.
NOTE
Ophrys deriva dal greco "ophrýs" sopracciglio, per la pelosità del labello.  Apiferada "apis" ape e "fero" porto: dal fiore simile a un ape.


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